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mercoledì 9 novembre 2022

Viaggio in Irlanda - Il selvaggio West e le isole Aran - 3

Ad una cinquantina di chilometri dalla baia di Galway si trovano le isole Aran, decantate da Fiorella Mannoia, ultime terre ad ovest, prima di raggiungere l'America.

Sono tre belle isole, quelle dei tipici maglioni lavorati ai ferri e dai paesaggi selvaggi di tradizione irlandese e che attirano ogni anno migliaia di turisti. Per raggiungere le isole basta imbarcarsi su di un traghetto e ce n'è uno ogni quarto d'ora. Si sceglie un'isola, si arriva in poco tempo, si noleggia una bici e si va ad esplorarla, in lungo ed in largo, sono isole piccole, non ci si perde. 

In alternativa si può salire su un carretto trainato dagli asinelli e si viaggia attraverso i sentieri tracciati dai muretti a secco che dividono ordinatamente tutti gli spazi della campagna; in pratica si torna indietro di 50 anni! Ci si ritrova nel confine dell'Oceano Atlantico, una zona piuttosto battuta dal vento, quindi è bene portarsi una giacca nello zaino.

Ora si può andare alla scoperta di un'antica civiltà fatta di tradizioni che durano nel tempo. Sebbene sembrino così lontane, le isole Aran  sono facilmente raggiungibili seguendo la costa occidentale dell'Irlanda. La lingua più parlata nelle tre isole, Inishmore, Inishmaan e Inisheer è il Gaelico. Guardandoci intorno,  i colori che ci rapiscono sono l'azzurro intenso del mare ed il verde deciso dell'erba dei pascoli; le divisioni dei terreni sono dovute ai muretti a secco non eccessivamente alti, il tanto giusto da trattenere il bestiame all'interno.







Il carretto con cinque persone a bordo, trainato dall'asinello è arrivato in cima, dobbiamo scendere e proseguire a piedi fino ad un castello semi diroccato che domina la collina, il posto ideale per arrampicarsi,  sgranchirci un pò le gambe e per scattare tante foto suggestive. 

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