Se si sta utilizzando Internet Explorer premere, in alternativa al pulsante, il seguente link Copertina

Cerca nel blog

giovedì 24 febbraio 2022

Io sono vicino al popolo ucraino!

Sono contenta di essere riuscita a visitare a fondo, gli anni passati,  Estonia e Lettonia, due delle tre perle del Baltico, prima che l’Unione Sovietica se ne impossessi di nuovo riducendole a cumuli di macerie, anche alla luce  della nuova guerra con l'Ucraina! Putin mercolodì 23 febbraio, 2022, a mezzanotte ha invaso l’Ucraina, uno stato grande quanto la Francia che ancora non fa parte nè  della Comunità Europea, nè della Nato. Il vecchio Presidente della Commissione Europea, Yuncker, disse nel 2016 che dovevano passare almeno 20, 25 anni prima di arrivare ad una completa adesione dell'Ucraina. Attualmente questa nazione è un membro della "Politica di Vicinanza Europea", ciò perchè gli altri stati membri si oppongono ad ulteriori espansioni.

Perciò l'Ucraina si prepara ad un'adesione all'UE per il 2024, così che potrà farne parte dal 2030, ammeno di una escalation per motivi di tutela bellica. La preoccupazione  che Putin, (che molti politici italiani pensavano potesse  essere premier di uno stato amico per l’Italia), come hanno già fatto i dittatori che l’hanno preceduto quali Hitler e Stalin, abbia intenzione di re imposessarsi non solo degli stati della vecchia Unione Sovietica, bensì di tutta l’Europa! Sarà abbastanza forte l’Europa da riuscire a tenergli testa? Putin finora ha avuto campo libero per andare avanti nella conquista dell’Ucraina, anche se il Presidente Zelensky ha dimostrato fermezza e di riuscire a tener testa alla Russia, fino ad oggi, 5^ giorno di guerra, ma quanto potranno ancora  resistere i soldati ucraini senza l'aiuto di noi tutti europei? La Russia ha il secondo esercito del mondo come potenza ed un tempo si diceva "l'Urss confina con chi vuole" erano queste le proiezioni globali nella testa degli oligarchi sovietici; ed ha anche il primo arsenale atomico al mondo; anche l'Unione Europea confina con chi vuole visto il suo modello di civiltà e di progresso. 
Negli anni Mosca non è stata a guardare, l'Europa bensì ha formato una sua area di influenza in Africa e nell'America latina, trovando svariati consensi in quelle zone del mondo spesso abbandonate  e spesso sfruttate dall'occidente desideroso di impartire la sua "Lezione Morale". Oggi le sanzioni sono controproducenti per chi le impone, questo si evince da un'intervista a Romano Prodi sul corriere della Sera del 25/02/2022.  L'impatto delle sanzioni alla Russia sarebbe molto più forte  per l'Europa, sopratutto per Germania ed Italia, piuttosto che per gli Stati Uniti, che lo chiedono con forza, ma  che non hanno con la Russia gli stessi nostri rapporti di scambio. La Russia potrà agevolmente sostituire le merci italiane e tedesche con quelle di provenienza cinese, rafforzando il blocco verso l'occidente che in breve tempo dovrà fare i conti con l'impoverimento degli europei.                                                                                 
I guai iniziano nel 2014, quando anche la Russia chiede di entrare nel G7 che così diventa G8 ed anche l'Ucraina esprime il suo interesse per un accordo commerciale con l'Unione Europea. Inizia così la crisi perchè la Russia non voleva capire il cambiamento e quindi accettarlo.     La Russia ci vende il gas ed il petrolio, noi cosa possiamo mettere sulla bilancia per ricattarla e dissuadere Putin ad andare oltre? Invocare le sanzioni  produrrebbe un effetto molto blando. Dal 1998 ad oggi ben 13 paesi ex Unione Sovietica sono entrati nella Nato, che sia arrivato oggi per Putin, il momento di rivendicarle? Una cosa è certa, l’Europa non ha preso seriamente in considerazione le minacce degli anni scorsi di Putin che pian piano mandava al confine con l'Ucraina le sue potenti macchine da guerra. 
Oggi, 28/02/2022 è un giorno che segna la storia,  infatti la Svizzera ha rotto la sua storica neutralità, ha dato anch'essa l'adesione alle sanzioni contro Mosca. Al momento gli oligarchi russi possono ancora operare in Svizzera ma è stata creata una lista nera di circa 300 cittadini russi e 4 banche a cui è stato imposto il divieto di intrattenere rapporti d'affari. Anche la Svizzera ammette che la Russia ha violato in maniera flagrante il diritto internazionale e la sovranità di un altro Stato. Sento come cittadina europea di dover esternare la mia vicinanza al popolo ucraino ed in questi momenti, noi tutti credenti, dovremmo intensificare le nostre preghiere! 

Nessun commento:

Posta un commento