Madrid non è solo Movida, per cui sono nate le esprerssioni "Madrid me mata" ossia "Madrid mi uccide" oppure "Madrid nunca duerme", ovvero "Madrid non dorme mai", Madrid è anche Musei, dove gli amanti dell'arte si incontrano al Prado o alla Reina Sofia oppure al Thyssen.
Jamon appeso in una Jamoneria |
Prima di andare lì però, per stare in piedi tutto il giorno, occorre fare una buona colazione a base di jamòn e quello che vendono qua a Madrid è eccezionale! Ogni mattina andavo alla jamonerìa di fronte all'albergo, qui mi preparavano una baguette leggermente abrustolita al caminetto, abbastanza lunga e larga dove mi stendevano un filo d'olio, qualche pomodoro tagliato a pezzi e tanti tocchetti di prosciutto.... mmm.... adorabile!!! Un profumo ed una croccantezza che non dimenticherò mai, per calmare la sete bevevo sempre una salutare spremuta d'arancia!! Esistono tre tipi di prosciutto crudo qui a Madrid, ottenuto dal maiale bianco, tutt'e tre hanno il marchio DOP.
La Guernica |
Dopo questa prima colazione andavo al bar vicino dove preparavano il capuccino con la schiuma ed una buona pastel de nada, così alla fine ero pronta per fare il giro dei musei. Il Museo Rejna Sofia, che ospita una vasta collezione d'arte moderna, dal '900 fino ai giorni nostri, sorge nell'edificio che ospitava il vecchio ospedale di Madrid, una struttura del settecento, voluta da re Carlo III°. Dopo vari restauri storici, il Rejna Sofia è stato definitivamente inaugurato nel 1992; la prima esposizione che si incontra entrando, include le opere realizzate dal 1900 al 1945, con la presenza di capolavori dei movimenti d'avanguardia del periodo; tra questi il Cubismo ed il suo artefice Pablo Picasso con la sua Guernica, rappresentante la guerra civile proprio nella città di Guernica.
L'opera rappresenta una scena straziante della guerra civile spagnola durata dal 1936 al 1939, ad opera dei nazi fascisti; lì ci fu un bombardamento aereo in cui morirono centinaia di civili, e la città fu rasa al suolo!
L'Enigma senza fine di Salvador Dalì |
Picasso al tempo fu scelto per fare un murale alla Mostra Internazionale di Parigi e lui come artista non restando indifferente davanti a tanta atrocità, dipinge la Guernica. In un mese e mezzo realizza una cinquantina di bozzetti e vari schizzi, che metterà insieme. Una caratteristica di questo quadro è la completa assenza di colore, i grigi spenti sono quelli che emergono, essendosi il Picasso ispirato ad alcune foto in bianco e nero della guerra. Il quadro esprime molto bene la partecipazione addolorata di Picasso alla sofferenza umana.
Visage du grand masturbateur di Salvador Dalì |
L'esposizione delle opere dal 1945 al 1968 riguardano il periodo della guerra fredda tra Stati Uniti ed Unione Sovietica, il conflitto tra le due super potenze viene messo a fuoco in diverse opere tra cui spiccano quelle di Oteiza, famoso scultore basco. La terza parte del museo riguarda gli artisti del ventennio 1960/1980, dove nelle opere viene messa in evidenza una nuova concezione dell'arte, in modo plateale e poetico si racconta l'eroismo della morte, come la morte epica del torero o del cavaliere. Il primo settore è indubbiamente il più gettonato, quello con la Guernica e sebbene molto grande il quadro, occorre aspettare un pò per vederlo nella sua interezza; all'interno del Rejna Sofia, non si possono scattare fotografie.
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