Ieri, ho prenotato la spesa a base di pesce, in un mercato rionale della mia città, Cagliari, in Sardegna. Quando alle 8,00 del mattino, sono fiondata dentro, presa da una fretta indescrivibile, attraversando i diversi banchi, tutti addobbati a festa, ho notato, nascoste dagli zerri, luminose e globose, due uova di dentice, piuttosto grosse. L'uovo di dentice, non è semoloso come quello del tonno, del muggine o delle sogliole, ma piuttosto lattiginoso e la sua consistenza è simile a quella del cervello.
Il sapore è buono ed il suo gusto gentile, non aggressivo. Nessuno mi sapeva dire come cucinarle, ma io le ho comprate lo stesso, prima o poi avrei trovato una buona ricetta. Rientrata a casa, carica come un mulo, ho conservato, cozze, arselle, bocconi, polpi, orate e le uova di Dentice, nel reparto più fresco del frigorifero, ed oggi le ho cucinate per il pranzo di Pasqua.
Ho adagiato le due uova sul tagliere di legno e le ho affettate con uno spessore di due centimetri; in un piatto fondo ho versato un pò di farina ed un pò di semola e le ho fritte in abbondante olio caldo. Devono appena dorare da una parte e dall'altra. Adagiate su delle foglie larghe di belga, faranno bella mostra in un piatto di portata. Servite come antipasto o come secondo, una fettina di limone, un buon bicchiere di Giogantinu, una bella compagnia e Buona Pasqua a tutti.
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