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Ancora oggi essi, sono molto orgogliosi, del loro passato e delle tracce indelebili che hanno lasciato in tutta la Sardegna; hanno parlato delle loro opere, quali le dighe che hanno costruito, quella del Flumendosa, del Tirso e la diga di Busachi, degli impianti di elettrificazione, del porto di Cagliari, dei palazzi più famosi, come la Scala di Ferro, il Palazzo dell'Enel, Palazzo Vivanet, Teatro Massimo e via dicendo. Con un filo di voce, aggiungevano qualche consiglio per i giovani ingegneri, ma le loro voci spesso erano spezzate dall'emozione. In una sola sera, avevo davanti a me il fior fiore degli ingegneri, che tanti di noi hanno incontrato almeno una volta nella vita. Uno di essi, paragonando i suoi tempi con i nostri, ha affermato che se lui fosse stato oggi in attività, con la buracrazia che regna sovrana in ogni settore, avrebbe potuto portare avanti, solo un terzo dei suoi lavori, quindi ha esortato i giovani ingegneri a risolvere questo problema, sollevando unanimi la loro voce per farsi ascoltare.
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