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giovedì 29 settembre 2011

Le Cure Termali in Sardegna.

      La Sardegna offre un ventaglio molto ricco di alternative turistiche, davanti alle quali il turista ha l'imbarazzo della scelta. Una delle tante è rappresentata dal turismo Termale. La nostra,  è una terra moltoantica, e le sorgenti termali che vi si trovano, erano conosciute, fin dai tempi dei Romani, i quali alla fine della loro giornata lavorativa, si concedevano un bagno rilassante, immergendosi nelle calde acque termali. Possiamo trovare i  siti termali,  sia in prossimità delle coste, che nell'interno dell'isola. In questi ultimi anni, in cui un sempre crescente numero di persone, è desideroso di rigenerarsi, si è avuta una riscoperta dei bagni termali, siano essi piscine che grotte, o direttamente spiagge di fango termale. I trattamenti termali
si basano ormai sugli studi clinici sperimentali che hanno fatto uscire il Termalismo dalla nebbia del sospetto e dell'incomprensione. In Sardegna, si è scelta la formula di abbinare  il benessere psicofisico,  condizioni ottimali ambientali e climatiche ai benefici del trattamento termale. Tra le più note stazioni termali sarde, conosciamo le Terme di Sardara, che si trovano a due chilometri dal centro abitato, nella località Santa Maria di Acquas. Sardara si trova a 50 chilometri da Cagliari e 40 da Oristano (vedere la mappa nel blog). Qui, oltre allo stabilimento, le terme dispongono di un centro benessere e di un fitness center. A Sardara sono state riscontrate tracce storiche dell'epoca nuragica, infatti nel parco delle terme insiste proprio un nuraghe ed un pozzo anch'esso nuragico, che attestano insediamenti del 1600 a.C. Qui le fonti termali sono cinque e la temperatura dell'acqua va dai 50 ai 68 gradi e le acque che sgorgano sono minerali, alcaline ipertermali e contengono bicarbonato. Il fango è argilloso di colore bruno cinereo.
Il centro termale si avvale di una equipe di medici specialisti che monitorizzano gli effetti delle cure con le acque e con i fanghi, sui numerosi pazienti che giungono da tutta Italia.
A Benetutti, in provincia di Sassari, in prossimità di un imponente sito nuragico, vicino al fiume Tirso, si trovano le Terme Aurora, descritte già dall’astronomo Tolomeo nel II sec.d.C. per una singolarità: sembra che le acque sgorgassero da 110 sorgenti e accanto ad ognuna vi fosse una lastra in pietra che descriveva la malattia da curare.
 Le Terme di San Saturnino a Bultei, sorgono sul luogo noto ai romani col nome di Aquae Lusitanae, come testimoniato, all'interno dell'edificio, dai resti di un calidarium, oltre che da altri reperti architettonici ed epigrafi.
In Gallura a Tempio Pausania sgorgano le acque oligominerali fredde di gusto gradevolissimo.
Restano ancora le tracce di uno stabilimento termale romano a Fordongianus, in provincia di Oristano.
Un altro centro termale molto raffinato è quello di Casteldoria. Grazie ad un RIFT, ossia alla spaccatura che si è formata dalle due faglie adiacenti tra il golfo di Cagliari ed il golfo dell'Asinara, che ha causato l'abbassamento della striscia di crosta terrestre, si sono formate le sorgenti soterranee di Casteldoria, che sfruttano appunto le fratture della crosta terrestre, raggiungendo grandi profondità. Le acque si trasformano in vapore e risalgono sottoforma di acqua calda idrotermale. Lo stabilimento per i trattamenti termali si trova in prossimità delle sorgenti. Chi non volesse stare in stabilimento, può fare le immersioni direttamente lungo le rive del fiume traendo così beneficio per ogni tipo di dolore. I turisti si divertono anche cospargendosi di fango, direttamente sul terreno. Il posto è molto suggestivo e se si prosegue lungo la costa nord- est, si raggiunge l'Isola Rossa. Questo nome è dato perchè al tramonto, il colore delle rocce granitiche, diventa rosso come il sole. L'Isola Rossa

Isola Rossa
è in realtà un piccolo borgo che ha difronte un isolotto disabitato, ed è lui che da il nome alla zona. Da queste parti le spiagge sono ricoperte da una sabbia bianchissima, dove nell'alta stagione è difficile trovare un lembo di spiaggia vuoto su cui stendere l'asciugamano. Il posto è molto bello ed ambito dai turisti, a cui piace passeggiare sul molo e per il lungomare, prima di sedersi ad uno dei numerosi ristoranti tipici dove gustare le specialitù sarde a base di pesce o carne. Molto stimolante, la brezza leggera di primavera, mentre regala i profumi ed i colori di una natura selvaggia, che si è appena risvegliata, riempie l'anima e il cuore di gioia di vivere.

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